Febbraio 2023

un nuovo sistema di potatura per il pinot nero.
e le nostre legittime speranze.

La stagione della potatura è iniziata. Al momento stiamo ancora finendo di analizzare la questione vigneto per vigneto, per capire cosa ribadire rispetto al passato e cosa, invece, modificare. Per quanto riguarda la zona dedicata al Pinot nero, negli ultimi due anni abbiamo notato lo sviluppo di un “effetto M”, per dirla in gergo tecnico. Nel disegno sottostante si può notare come questo porti ad avere una certe disomogeneità di grappoli e tralci, che si ripercuote anche sulla maturazione dell’uva…

Così abbiamo deciso di cambiare in maniera decisa, passando al metodo “medocaine”, una potatura in cui si tengono vivi i canali esterni, producendo su tre gemme per tralcio (vale la pena rimarcare che sul Pinot nero, essendo una varietà fertile anche a livello basale, risulta più semplice operare con questo metodo, magari seguito da un’eventuale potatura verde)…

In questo video spiego nel dettaglio il sistema di potatura intrapreso:

Nel disegno sottostante, che stilizza l’esito auspicato della potatura, è evidente la semplicità del metodo e la sua efficacia…

Secondo i nostri calcoli dovremmo infatti conseguire questo tipo di risultato, capace di assicurare un incremento qualitativo. Risulta evidente come i grappoli siano ben distribuiti e omogenei, assicurando una vigoria uguale su tutti i tralci. Questo dovrebbe portare a una maturazione migliore, in grado di avvicinare ulteriormente il nostro obiettivo: migliori tannini, migliore estrazione – che si traduce in un vino meno largo e più profondo. Ovviamente in cuor nostro nutriamo leggittime speranze, ma, come sempre, con la natura si fanno i conti alla fine.

daniele
instagram @piccinin.daniele

La vigna abbandonata si riposa.
La tramontana getta a terra i pampini
bruciati dal freddo e i tralci tremano.
Nella mano dura, callosa, il potatore
stringe il tralcio vecchio e con le forbici
lo taglia. Di f ilare in f ilare egli va,
lasciando dietro di sé, sui tralci, gli occhi
ciechi delle gemme che cominciano a sognare
di germogliare, e tralci in terra, secchi,
che calpesti crepitano, come se già
sentissero la vampa del fuoco
in cui fra poco bruceranno interi.

NICOLA MOSCARDELLI . La potatura